Rubino

"gemma della regalità"
La sua energia attira le ricchezze.
Protegge da negatività, invidia e nemici.
Incoraggia la fiducia nell’amore e rende audaci.
È simbolo di amore ardente, ma non autodistruttivo.
Regala vivacità ed allontana malinconia e depressione.
Il suo effetto dinamizzante contrasta l’apatia e la passività,
stimola ad impegnarsi e, se necessario, superare i propri limiti
favorendo così la propria affermazione e realizzazione personale.
Allo stesso tempo permette di equilibrare gli stati di iperattività.
Rende saggi, generosi ed altruisti anche nell’esercizio del potere.
Dona, a chi lo indossa, un’aura di bellezza che lo rende più seduttivo
e che gli attira l’amore appassionato della persona che vuole conquistare.
Migliora la percezione sensoriale rendendo vigili, efficienti e spontanei.
Dona potere, forza, passionalità, tenacia e capacità di comando.
È fondamentale quando si ha bisogno di forza immediata.
Stimola l’intuizione, la memoria e la creatività
Protegge da danni fisici o malattie.
Migliora la sessualità.

Il suo nome deriva dal latino rubeus (rosso) e deve il suo colore al cromo in esso contenuto.

La sua durezza è inferiore solo al diamante.

Nel suo colore, che rispecchia l’elemento Fuoco, il rosso cupo si fonde con un luminoso azzurro cupo
creando un raggio che infonde spiritualità e concordia e mette in sintonia l’amore fisico con quello spirituale
facendo del rubino la pietra che, pur essendo connessa al chakra di base, permette il contatto con i propri ideali superiori.

Alimenta l’esigenza di unione sessuale e spirituale col proprio partner
ed esalta il desiderio di indipendenza e di libertà all’interno del rapporto,
permettendo la sperimentazione di nuove forme di esperienza e di espressione.

Con le sue vibrazioni agisce anche sul terzo occhio
e favorisce la conoscenza e la realizzazione delle proprie idee con amore e dinamismo.

Focalizza l’attenzione sui traumi del cuore, al fine di liberarli e realizzare un processo di guarigione
che permetta di condurre in modo completo e soddisfacente la propria vita.

Secondo gli antichi storici costituiva l’occhio delle sfingi egiziane.

Gli imperatori romani avvicinavano un rubino all’occhio, come se fosse una lente,
per assorbirne i potenti poteri curativi.

Si pensava che rendesse coraggioso e zelante il guerriero,
eliminando gli ostacoli dal suo cammino e spingendolo ad agire con onore.

Da sempre considerato un emblema di felicità e fortuna,
annunciava tristi presagi, se diventava più scuro,
ma, tornando della sua tinta originale, indicava che il peggio era passato.

a Burna è considerata una gemma sacra:
“il rubino è l’anima umana che, giunta alla sua fase finale di trasformazione, si accinge ad entrare nei sacri recinti di Buddha”

secondo Rupescissa favorisce la riuscita di ogni esperimento:
“la polvere di rubino è fondamentale nella fase finale della realizzazione della pietra filosofale, simbolo di saggezza, ricchezza e potere”

secondo Camillo Leopardi: “mantiene il corpo in buona salute”
“salva dagli effetti della peste e dei veleni”
“accresce i favori della buona sorte”
“fa riconciliare le persone divise da liti giudiziarie”

per R. Steiner: “stimola ed aumenta la fiducia nelle proprie capacità”

Ne è sconsigliato l’uso alle persone troppo focose e passionali,
perché agirebbe in modo diametralmente opposto, indebolendole  e paralizzandone le energie.

per la tradizione:
“aumenta la volontà”
“attrae stabilità e lealtà”
“rende compassionevoli”
“dona attitudine alle scienze”
“favorisce le relazioni paterne”
“stimola il sistema immunitario”
“cura la febbre e le malattie virali”
“svolge una benefica azione sulla milza”
“aiuta la ripresa durante le convalescenze”
“accelera e migliora la circolazione del sangue”
“stimola le energie vitali, quindi prolunga la vita”
“fortifica il cuore ed il sangue, contrastando l’anemia”
“agisce sulle surrenali ed è utile in caso di collasso imminente”
“stimola l’appetito ed agisce in caso di debilitazione fisica e stanchezza”
“rimuove la sensazione di calore e di bruciore dalle diverse parti del corpo”
“aiuta a reagire alle infezioni inducendo la febbre come controreazione”
“protegge dai disturbi ginecologici ed allevia i dolori mestruali”
“rinforza il cervello e cura diversi disturbi mentali”
“lenisce i dolori allo stomaco e le costipazioni”
“cura le malattie derivate dal freddo”
“dona luminosità alla carnagione”
“guarisce i foruncoli e le ulcere”
“contrasta l’effetto dei veleni”
“cura i problemi della vista”
“calma il mal di testa”
“cura l’alopecia”

secondo gli astrologi antichi: “attira la fortuna sull'Ariete e lo aiuta a sbaragliare i nemici”
“dona forza, bellezza e seduttività ai nativi del Leone”
“addolcisce il temperamento dello Scorpione”
“accelera e consolida il successo personale dell’uomo dello Scorpione”

Si purifica e si rigenera sopra una drusa di ametista o di cristallo di rocca.

Non deve essere esposto alla luce diretta del sole, perché potrebbe scolorire.

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